10/10/2014

Le Sonate per flauto dolce di Leonardo Leo

Ensemble Barocco di Napoli
News

Le sonate di Leo aggiungono una nuova luce al repertorio per flauto dolce di area napoletana e sono una testimonianza preziosa di un interesse significativo per questo strumento da parte del compositore di S. Vito dei Normanni che si affianca a quello – ormai notissimo- per il violoncello. Dal punto di vista della datazione possiamo azzardare l’ipotesi che le sonate siano state scritte proprio nel periodo di permanenza del Viceré austriaco Aloys Thomas Raimund (Bratislava, 7 marzo 1669 – Vienna, 7 novembre 1742) a Napoli, nella cui raccolta musicale sono state ritrovate, ovvero tra il 1728 e il 1733, e quindi si collocano qualche anno dopo la composizione delle sonate di Francesco Mancini.

Ensemble Barocco di Napoli

Tommaso Rossi , flauto dolce
Ugo di Giovanni , arciliuto
Marco Vitali , violoncello
Raffaele di Donna, flauto dolce basso
Patrizia Varone, clavicembalo

Citazione del giorno

La fantasia di Leo richiede dunque interpreti non solo tecnicamente agguerriti, ma anche capaci di entrare in sintonia con il gusto peculiare delle composizioni e di restituirne la varietà di affetti e di effetti. Tali requisiti non sono di certo mancati agli artisti che hanno animato il concerto napoletano. Rossi, nel ruolo di protagonista, ha saputo imprimere all’interpretazione una notevole incisività.
Lucio Tufano
www.ilteatro.it